sabato 9 aprile 2011

Biscottini alla cannella per la gioia dei colleghi

E' sabato, il cielo è azzurro da far male agli occhi, fa caldo come fossimo in pieno giugno, ma mentre qualche fortunata collega passa il week end a Lugano ad arrostirsi per bene al sole, io dovrò sbrigare delle penosissime incombenze stagionali, non più rimandabili in alcun modo, purtroppo. O adesso o mai più, perchè i prossimi fine settimana saranno completamente imegnanti tra Roma, Londra, l'addio al nubilato a Monaco (internazionale, vero?) e la definizione degli ultimi dettagli del mio matrimonio più che casual. Mi piange il cuore, anzi, diciamo che l'idea di dover pensare al cambio stagione nell'armadio e al 730 oggi mi fa venire il sangue ai denti. Ma tant'è, vorrà dire che farò tutto con la finestra aperta e ascoltando una bella compilation di viaggio infarcita di roba dei Beach Boys, fingendo di essere in un resort di Marina del Rey. 

La ricetta di oggi rispecchia un clima ben più invernale, essendo stata concepita nell'ormai classica domenica pantofolaia di freddo e nebbiolina. Si tratta dei biscottini alla cannella che tanto ci piace sgranocchiare con una bella tazza di té. I biscottini in questione sono stati portati in ufficio per rallegrare un po' le uggiose mattinate milanesi.


Ingredienti (quel tanto che basta per riempire una scatola di latta)

250 gr di farina
100 gr di farina integrale
150 gr di burro
150 gr di zucchero a velo
un cucchiaio di cannella in polvere
4 tuorli
un pizzico di sale

Utilizzando la planetaria ho montato il burro a temperatura ambiente con lo zucchero a velo, ho unito quindi tuorli, cannella e le farine setacciate con il sale. Ho impastato bene e creato quindi una palla, che ho riposto in frigo per un'ora, avvolta nella pellicola. L'impasto così ottenuto, leggermente più solido, l'ho poi steso  e ne ho ricavato dei biscotti, con le mie simpatiche formine, spessi circa 4-5 mm. Per finire, li ho disposti in un paio di teglie e cotti in forno preriscaldato a 180° per circa 15-20 minuti (non devono scurirsi troppo).
Fortunatamente hanno riscosso un buon successo tra i colleghi e la sera stessa ho portato a casa la scatola di latta. Vuota.

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