mercoledì 28 aprile 2010

Un primo leggero; zuppa di pomodoro e ceci aromatizzata al rosmarino

Ogni tanto, converrete con me, un piatto leggero e vagamente disintossicante è l'ideale per spurgarsi dalle quintalate di schifezze che ingurgitiamo nel week end. Per chiunque abbia un minimo di vita sociale, la dieta è una missione quasi impossibile, proprio perchè, di solito, non c'è un evento conviviale che non preveda la presenza più o meno preponderante di (buon) cibo. Allora l'altra sera, avendo dei ceci già pronti, ho voluto preparare un primo, che, a ben vedere, è un piatto completo, con la pasta, i legumi e un po' di vitamine.


Ingredienti (per 2 buone forchette)

100 gr di ceci lessati
1 lattina di pomodori
1 pomodoro maturo a cubetti
1 mazzetto di maggiorana
1 filo d'olio
1 cipollina fresca
750 ml d'acqua
1 rametto di rosmarino
1 pizzico di sale
150 gr di spaghetti

Per farla breve, i ceci si preparano in anticipo, facendoli ammorbidire una notte in acqua fredda e poi mettendoli a bollire piano piano per un paio d'ore in una pentola colma d'acqua salata.
Prepariamo un sughetto semplice con un soffrittino di cipolla tagliata fina, la passata, il pomodoro fresco a cubetti, gli odori e un pizzico di sale e ci tuffiamo i ceci lessati. A questo punto, allunghiamo il sugo con l'acqua e lasciamo bollire a fuoco dolce per qualche minuto. 

Proprio in questo sugo "diluito" mettiamo quindi a cuocere gli spaghetti spezzettati o, in alternativa, della pasta corta tipo tubettini. Al momento di servire, cospargiamo i piatti fumanti di zuppa con aghi di rosmarino spezzettati. Ottima per cena, questa zuppetta è anche il pranzo perfetto da portarsi al lavoro.

mercoledì 21 aprile 2010

Melanzane con crema alla tahina e mascarpone

Reduce da una giornata massacrante al lavoro, pubblico questa ricetta mentre con un occhietto guardo la televisione (nuovo 42 pollici, una vera bomba!) e con l'altro sovraintendo distrattamente alla preparazione della valigia da parte del mio fidanzato, che si farà tre giorni a Londra a casa di un suo ex collega.


 Questo contorno è il classico piatto di recupero, preparato per smaltire quel po' di tahina che ancora avevo in frigo. E' molto veloce da realizzare e fa la sua figura, quando accompagnato da una freschissima insalata a base di valeriana. Io ho servito le fette di melanzana ad accompagnamento di un profumatissimo arrosto di maiale e carciofi preparato dalla mia mamma.

Ingredienti (2 persone)

1 melanzana
1 cucchiaio colmo di mascarpone
1 cucchiaio di salsa di soia
1 chucchiaio di tahina
2-3 cucchiaini d'acqua fredda

Basta semplicemente grigliare le fette di melanzana e cospargerle con la salsa creata sbattendo con una forchetta i rimanenti ingredienti. Servite con insalata, spinaci, valeriana o altra roba verde che crei un bell'effetto cromatico.

domenica 18 aprile 2010

Breakfast time con la marmellata di limoni, cannella e chiodi di garofano


Cambiamo un attimo genere e passiamo a qualcosa in cui effettivamente non mi ero mai cimentata prima: la preparazione della marmellata. La scelta è caduta sui limoni per almeno un paio di motivi, intanto perchè la coppia di amici che ci ha ospitati settimana scorsa ce ne ha regalata una discreta quantità, colti direttamente dal loro alberello in giardino. Poi, perchè trovo interessante l'accostamento del sapore aspro del limone con la dolcezza pastosa della cannella. Con dieci limoni medio piccoli (belli, profumatissimi), ho ricavato tre barattolini di marmellata.

Ingredienti

10 limoni medio piccoli bio
300 gr di zucchero bianco
200 gr di zucchero demerara non raffinato (o zucchero di canna)
1 cucchiaino raso di cannella in polvere
1 bustina di fruttapec 1:1
4 chiodini di garofano

Di per sè l'operazione è meno complessa di quanto immaginassi. E' solo lunga e discretamente noiosa. Quindi, se già vi ho scoraggiati, optate direttamente per altri tipi di frutta. I limoni, infatti, vanno pelati, ma non solo, occorre rimuovere bene, nei limiti del possibile,  la parte bianca della scorza, che è amara, e che rovinerebe tutto. Per non parlare dei semini, ne avrò levati una cinquantina. Poi bisogna tagliare a tocchettini piccoli quello che rimane dei vostri limoni (vi assicuro, con tutto quello che ho scartato, la quantità si è dimezzata). Fatto questo, con le manine ormai diventate giallo simpson, versate tutto in una pentola antiaderente alta e unite, a freddo, la pectina. I puristi sono autorizzati ad inorridire, ma se già è stata dura di suo, perchè non dare una mano alla natura e rendere tutto un pochino più semplice almeno in questa fase ; )? 

Si mette la pentola sul fuoco, unendo la cannella ed i chiodi di garofano e si mescola finchè quella che comincia a prendere la forma di una sorta di marmellata comincia a  bolllire per un minuto o poco più. A questo punto si versano nel calderone bollente gli zuccheri e si continua a mescolare per altri tre-quattro minuti. La marmellata praticamente è pronta, è il momento di versarla, ancora caldissima, nei barattoli sterilizzati. Si chiude ogni recipente con il suo tappo pulito, si capovolge e si tiene in questo modo finchè  non avrà raggiunto la temperatura ambiente. Ah, dimenticavo, per sterilizzare i barattoli basta lavarli bene (e pulire bene anche i tappi), asciugarli e metterli in forno a 100° per un'oretta. 

Secondo me, spalmato sul pane questo bel nettare che lo zucchero di canna e la cannella hanno contribuito a rendere color ambra può fornire un valido contributo nella realizzazione della colazione dei campioni ; )!



mercoledì 14 aprile 2010

Cheesecake al lime e marmellata di more per festeggiare la prima grigliata primaverile

Si sta benissimo al sole, quando il sole si decide a fare capolino, anche se siamo ad aprile e la temperatura quest'anno sembra faticare ad alzarsi. Infatti sabato siamo stati a casa di amici, che hanno un bel terrazzo ampio, e ci siamo goduti assieme la prima grigliata di carne all'aperto della stagione.


Inutile sottolineare che non potevo esimermi dal presentarmi con un dolce. Vuoi che mi piace prepararli, vuoi che trovo un bel segno di amicizia il fatto di presentarsi a casa delle persone alle quali si vuol bene con un dono delizioso, sabato ho portato una cheesecake fredda da gustare al termine di un pasto parecchio impegnativo.

Ingredienti

125 gr di biscotti digestive
75 gr di burro
1 pizzico di cannella in polvere
300 gr di philadelphia
300 gr di panna montata
50 gr di zucchero a velo
2 lime
1 bustina di vanillina
3 cucchiai colmi di marmellata di more

Si crea molto semplicemente la base della torta facendo fondere il burro e mescolandolo con i biscotti ridotti in polvere (frullatore o matterello, a voi la scelta) e con un pizzico di cannella. Si pone questa sorta di "sabbia" inumidita sul fondo di una tortiera di 20 cm di diametro, precedentemente rivestita di carta da forno, schiacciandola come si deve, per poi livellarla con cura aiutandosi con la forchetta. La base va quindi riposta in freezer, durante la preparazione della crema.

Preparare il "sopra" è quasi banale: occorre solo montare con le fruste elettriche il formaggio spalmabile (io uso il Philadelphia perchè la ricetta originale della New York cheesecake lo contempla), con lo zucchero a velo, la vanillina ed il succo e la scorzetta grattugiata di un lime. Questo frutto accentua la componente amarognola e acidula della torta, formando un contrasto di sapori con la base molto dolce che, secondo me, è tanto insolito quanto sofisticato. Per ultimo, si aggiunge la panna montata, mescolando bene il composto spumoso così ottenuto. Con l'ausilio di una spatola non si fa altro che piazzare il tutto sulla nostra base, distribuendovi sopra accuratamente la crema, e poi riporre la teglia in frigo per almeno 4 o 5 ore prima del momento di servirla.

Io l'ho presentata spalmata di marmellata di more leggermente liquefatta in un pentolino posto un minuto sul fuoco e guarnita con delle fettine di lime. Molto fresco, estremamente primaverile.

giovedì 8 aprile 2010

Cake salato al gorgonzola, noci e fagiolini

Abbiamo finito di cenare da poco. Del resto, sono solo le 22.30! Questi, in definitiva, sono i ritmi di due workaholics impenitenti. Ora, giusto il tempo di inserire quest'altra ricetta sfoggiata durante il pic nic di Pasquetta, e poi mi infilo sotto le coperte con il mio SOV (i patiti di Scrubs conoscono il significato dell'acronimo!) a guardare la seconda puntata di Nurse Jackie, quella che potrebbe rivelarsi un'altra serie televisiva spettacolare targata Showtime.

Bando alle ciance, dunque. L'ispirazione, anche in questo frangente, mi arriva dall'ottima Alessia di Muffins cookies e altri pasticci che, non mi vergogno affatto ad ammetterlo, al di là dei vari libri di cucina che ho in casa, cucchiai d'oro e ricettari della mamma, forma con Babs e Sigrid la mia triade d'oro in materia culinaria: quando non so bene come ammazzare un ingrediente che ho in casa so che consultando le pagine di una qualsiasi delle blogger in questione (queste tre, ma non solo, in realtà), quasi di sicuro riuscirò a portare a casa il risultato.

Ingredienti


250 gr. di farina 00
150 gr. di fagiolini
100 gr. di gorgonzola piccante
50 gr. di gherigli di noci pecan
3 uova
1 dl di latte
4 cucchiai di olio evo
1 bustina di lievito per torte salate
1 pizzico di sale

Rimbocchiamoci le maniche. Ho pulito i fagiolini, eliminando le estremità e i filamenti, per poi tagliarli a metà, in modo da dimezzarne la lunghezza. Li ho cotti in acqua bollente salata per una manciata di minuti, quindi li ho scolati e messi brevemente a bagno in acqua e ghiaccio, per fare in modo che conservassero un bel colore verde brillante. Quindi, li ho tamponati con un panno pulito.

Utilizzando una frusta a mano, ho nel frattempo sbattuto le uova con un pizzico di sale, quindi, aiutandomi con un cucchiaio di legno, ho incorporato la farina setacciata insieme al lievito. Una volta ottenuto un composto omogeneo, ho aggiunto i fagiolini, il gorgonzola a cubetti, le mie adorate noci pecan tritate grossolanamente, il latte e l'olio, mescolando velocemente il tutto.

Alla fine, ho rivestito uno stampo da plumcake con della carta da forno bagnata e strizzata, e vi ho versato l'impasto. Via nel forno già caldo a 200° per circa 35 minuti, e quando infilzando il cake con i rebbi di una forchetta, questi escono asciutti, significa che la nostra torta salata è pronta per essere lasciata riposare qualche minuto a forno caldo ma spento e tagliata a fette.

Sono sicura che adorerete sbocconcellarla con fettine di pancetta coppata, culatello, o con qualsiasi salume di vostro gradimento.

martedì 6 aprile 2010

Pic nic di Pasquetta con il Brownie

Auguri in ritardo! Insomma ieri, sperando in un tempo abbastanza clemente, io ed il mio fidanzato abbiamo deciso di aggregarci al suo fratellino con relativa morosa per la classica gita fuori porta di pasquetta. Inutile dirlo, ha piovuto tutto il tempo. O meglio, attaccava a piovere ogni volta che mettevamo piede fuori dalla macchina. Non tanto, eh... Giusto quanto bastava per sottolineare che anche se eravamo una bella compagnia di stupidotti pronti a divertirci, non proprio tutto poteva dipendere dalla nostra volontà di fare festa.

A parte questo, il paesino meta della nostra scampagnata è stato Civita di Bagnoregio, un borgo medievale arroccato su un'altura rocciosa, ormai quasi del tutto spopolato, in provincia di Viterbo. E lì, ho colto l'occasione per acquistare una grappa al miele (buonissima!) ed una bottiglia di liquore alle erbe aromatiche che mi ispirava particolarmente, il tutto prodotto da un vinicultore del luogo.

Approfittando di un raro momento di tregua dalla pioggia, abbiamo consumato un pranzetto goloso, anche se sufficientemente frugale, a base di panini fatti in casa, torta salata e l'immancabile brownie, dolce adatto allo smaltimento delle quantità industriali di cioccolata che girano per casa in questo periodo festivo.

Questa ricetta, in particolare, mi è stata fornita dalla mia amica Raffaella e, a mio parere, dà proprio il meglio di sè quando viene servita calda e accompagnata da una pallina di gelato, gusto caramello o crème brulée.

Ingredienti

250 gr di cioccolato fondente
150 gr di burro
3 uova
150 gr di zucchero
60 gr di farina
1 bustina di vanillina
1 pizzico di sale

Ho messo a fondere in un pentolino antiaderente il cioccolato con il burro e, nel frattempo, ho sbattuto bene le uova intere con lo zucchero ed un pizzico di sale. Ho quindi unito a questa sorta di zabaione la farina setacciata con la vanillina ed il cioccolato fuso. Per finire, ho infornato il tutto in uno stampo da plum cake precedentemente rivestito di carta da forno imburrata. Il trucco per un buon brownie è la consistenza del composto, che dev'essere perfettamente liscia e priva di grumi e la temperatura del forno, che occorre accendere con un certo anticipo, regolandolo alla temperatura di 180°. Tenendo il dolce in forno per circa trenta minuti, la consistenza sarà compatta e deliziosamente "screpolata" esternamente, ma ancora praticamente liquida all'interno. Per quanto mi riguarda, questo è il giusto punto di cottura del brownie. Chi gradirà un dolce più compatto. dovra soltanto tenerlo al caldo per almeno una decina di minuti in più. Ma a quel punto il cioccolato avrà perso il suo aspetto di lava incandescente e, con esso, se ne sarà andata parte del divertimento. Un dessert davvero peccaminoso, ma per appetiti robusti... come noi quattro ; )

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