lunedì 13 dicembre 2010

Sprazzi di baviera: i Pretzeln

Come ogni anno sono arrivata a ridosso della cena natalizia con le amiche. Quest'anno, come da un po' di tempo a questa parte, abbiamo optato per il ristorante bavarese vicino casa, che riteniamo particolarmente adatto al periodo. Cucina discretamente pesante, birre strutturate e grappe di rigore: questo è tutto quello che cerchiamo di contorno agli auguri.

Domenica scorsa, per continuare a giocare con il Kitchen Aid e per cominciare ad entrare in clima, ho pensato di preparare dei Pretzeln da sbocconcellare davanti alla tv, di sera, con qualche fetta di speck altoatesino. E guarda caso sul ricettario arrivato in dotazione ho trovato proprio ciò che cercavo.

Ingredienti

500 gr di farina 00
75 gr di strutto
30 gr di lievito in polvere per impasti salati
40 gr di zucchero
125 ml di acqua tiepida
125 ml di latte tiepido
1 pizzico di sale
1 uovo
1 cucchiaio di semi di sesamo

Agli ingredienti secchi, mescolati nella ciotola della planetaria, ho aggiunto a poco a poco i fiocchetti di strutto ammorbidito, quindi il latte e l'acqua tiepida, a filo, continuando a mescolare con la frusta piatta, a bassa velocità. L'impasto così creato, di consistenza morbida ed elastica, l'ho lasciato lievitare, coperto con un canovaccio, per circa mezz'ora, sopra il termosifone tiepido.

Ho quindi impastato nuovamente il tutto in maniera molto veloce, sulla spianatora di legno, dividendo poi il tutto in 12 panetti. Da ogni panetto ho creato una sorta di lungo grissino (40 cm) di circa 1 cm di diametro.  Ho disposto ciascun "grissino" annodato nella classica forma del pretzel su di una teglia, precedentemente rivestita di carta da forno unta. Ho spennallato i pretzeln con l'uovo battuto e ne ho cosparso la superficie in maniera uniforme con i semi di sesamo. Tenuti circa 30 minuti in forno preriscaldato a 200°, sono una vera delizia. Buoni sia caldi che un po' posati, con salumi e formaggi tipici.

lunedì 6 dicembre 2010

Nevica, governo ladro! E noi prepariamo una simil-Sacher

Stasera sono tornata da Milano completamente intirizzita. Mi sono bastati quei fatali 50 metri che separano Rinascente da Sephora per ridurre le mie manine improvvide, sguarnite - dimenticanza mia - di guantini, in due pezzetti di ghiaccio color blu mirtillo. Del resto occorrerà pure pensarci con qualche giorno d'anticipo ai regali di Natale, senza contare che io odio girare per il centro riducendomi all'ultimo tuffo, spingendomi a forza contro blocchi di masse isteriche e deliranti alla ricerca dell'ultimo paio di stivali taglia 37 rimasto in tutta la Lombardia. Anche no, grazie.

Ma è inutile girarci attorno, il migliore acquisto del 2010 è stato il Kitchen Aid rosso fiammante che mi è arrivato qualche giorno fa tramite corriere, ultimo prodotto delle mie scorribande di shopping online. Oltre che bello si è rivelato utilissimo: l'ho immediatamente messo alla prova nella preparazione della classica Chocolate Trifle Cake, ricettina trovata su "How to be a domestic goddess" di Nigella Lawson. A dirla tutta ho cercato di ingentilirla un po', sostituendo la marmellata di arance al ripieno cioccolatoso originariamente previsto.

Ingredienti:

400 gr di farina
300 gr di zucchero bianco
1 bustina di lievito
1 bustina di vanillina
50 gr di ottimo cacao in polvere
1 cucchiaino raso di bicarbonato
1/2 cucchiaino di sale fino
200 ml di panna liquida
3 uova medie
150 ml di olio di semi
175 gr di burro fuso, raffreddato
250 ml di acqua naturale, fredda.
1 vasetto di marmellata di arance

Per la glassa

130 gr di burro a pomata
50 gr di zucchero a velo
120 gr di cioccolato fondente
1 fialetta di essenza all'arancia

Il procedimento è lo stesso dei muffins: il segreto è separare, inizialmente, gli ingredienti secchi da quelli liquidi. Quindi, in una capiente ciotola ho mischiato la farina con lo zucchero, il cacao, il lievito, la vanillina, il bicarbonato ed il sale; in un altro contenitore ho sbattuto velocemente le uova con la panna.
 Qui entra in gioco il mio giocattolo nuovo: a velocità sostenuta ho azionato le fruste per emulsionare ben bene acqua, olio e burro fuso, quindi ho aggiunto gli ingredienti secchi tutti assieme e, solo quando il composto, dopo un paio di minuti, cominciava a diventare omogeneo, ho versato a filo le uova con la panna. Con la pala piatta il fidato Kitchen Aid ha provveduto a velocità moderata ad amalgamare tutti gli ingredienti per creare una crema abbastanza consistente e priva di grumi.

Ho infornato la pastella in una teglia rotonda con cerniera, attentamente imburrata, a forno già caldo (180°) per circa un'ora. Ho lasciato quindi la torta a freddare su una graticola e, nel frattempo, mi sono dedicata alla glassa. Niente di più facile, è bastato amalgamare il burro a temperatura ambiente con il cioccolato fuso in un pentolino, aggiungente lo zucchero a velo setacciato e la fialetta di essenza all'arancia.

Per completare l'opera, ho spaccato la torta ormai fredda a metà, aiutandomi con un filo, farcendo il disco sottostante con una generosa spalmata di marmellata di arance. Con una spatola di silicone ho quindi spalmato la superficie del dolce, bordi compresi, con la crema al cioccolato fondente. Ancora più deliziosa , questa simil-Sacher, se accompagnata da una buona tazza di The Earl Grey in una fredda domenica invernale, mentre fuori nevica.

LinkWithin

Related Posts with Thumbnails