domenica 17 marzo 2013

I Baci di Dama in una fredda giornata marzolina

Niente di meglio di una bella ricetta nordica per celebrare il mio ritorno sulle scene. Questo marzo a Londra si sta prospettando tutt'altro che semplice: laddove l'anno scorso avevavo i peschi in fiore e temperature quasi estive, quest'anno, tra pioggia, nebbia e freddo, stiamo decisamente viaggiando su altri standard. Non mi resta che tenere le dita incrociare e sperare che per pasqua (tra un paio di settimane) ci riassesteremo sulle medie di stagione, in previsione dell'arrivo della mia ex collega e amica da Parigi. Spero di potermi dare ad un week end lungo all'insegna delle incursioni nel gusto, alla scoperta di mercatini e dei negozietti dove andare a scovare tante piccole delizie gastronomiche, tipo specialita' casearie e olii aromatizzati. Perche' contrariamente a quanto I piu' possano pensare, anche a Londra e' possibile.

Comunque, tornando al presente, dopo una settimana di dieta tristissima, punteggiata di piattini a base di spinaci sconditi e uova bollite, mi sono concessa una domenica deliziosamente peccaminosa, invitando a pranzo una coppia di amici e, approfittando del tempo inclemente, ho servito un pranzo squisitamente invernale: la polenta al sugo con le polpette. Per concludere degnamente un pasto non proprio leggero, assieme al caffe' e al delizioso liquore al cioccolato di mamma, ho potuto offrire qualche Bacio di Dama.
 
Baci di Dama li ho preparati ieri pomeriggio, seguendo la ricetta del blog di Alessia Gavioli, che, per come la vedo io, e' sempre un'ancora di salvezza per qualsiasi foodie alla ricerca di ispirazione. Perche' Londra sara' pure la citta' giusta per sperimentare e scoprire localetti sfiziosi per il brunch, ma quando fuori l'unidita' ti penetra direttamente nelle ossa ed il cielo e' color grigio mal di testa, e' sempre un piacere pasticciare in casa e radunare qualche amico per condividere un po' di quel calore casalingo che consiste  nel sedersi attorno al tavolo, brindare con un bicchiere di vino buono e servire piatti che, almeno in parte, ci ricordano delle nostre tradizioni.
 

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